Una collaborazione che mette a disposizione della città il meglio delle competenze scientifiche per studiare gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, individuare le aree a maggior rischio e definire azioni e misure specifiche per rafforzare la resilienza e la sicurezza del territorio, degli spazi urbani e delle infrastrutture.
È questo il senso della partnership tra Roma Capitale e Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), siglata negli stessi giorni in cui si svolge la 27ª Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Una scelta per richiamare l’attenzione sul ruolo fondamentale che le città sono chiamate a svolgere in uno scenario mondiale dove la temperatura media è già aumentata di circa 1 grado e senza impegni più forti si rischia di arrivare a un aumento compreso tra 2,1 e 2,9 gradi entro la fine del secolo secondo le Nazioni Unite.