Il 10 maggio 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha organizzato il workshop “La valutazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici – metodologie e sviluppi“, nell’ambito dell’iniziativa CReIAMO PA. Il workshop si è focalizzato sul rafforzamento delle capacità amministrative nella valutazione dei rischi climatici, analizzando le metodologie utilizzate e le questioni aperte.
Il workshop ha favorito il dialogo tra pubbliche amministrazioni e mondo della ricerca, coinvolgendo rappresentanti di istituti specializzati, come ISPRA, ICTP, CNR-ISAC, ENEA, CMCC, Eurac Research, CNR-ISAFOM, CINECA, Fondazione CIMA e le agenzie regionali ARPA. Si è puntato a identificare esperienze scientifiche e applicative per sviluppare competenze e metodologie nell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Anna Pirani e Jaroslav Mysiak, esperti della divisione Risk Assessment and Adaptation Strategies della Fondazione CMCC, hanno presentato modelli e metodologie sviluppate dalla loro divisione per la valutazione dei rischi climatici. Le conseguenze dei cambiamenti climatici, infatti, diventano sempre più evidenti, rappresentando una minaccia significativa per la sostenibilità del nostro pianeta. In aggiunta, l’emergenza climatica si combina con altre crisi di diversa natura, influenzandosi reciprocamente e dando vita a un contesto complesso e difficile da affrontare. Per affrontare le sfide poste dall’emergenza climatica e dalle sue interconnessioni con altre crisi, è necessaria una trasformazione radicale che modifichi la struttura, i sistemi e le pratiche delle società, tenendo conto delle connessioni sistemiche tra diversi settori politici e commerciali. Gli esperti del CMCC hanno dunque presentato approcci che mirano a fornire strumenti e metodologie efficaci per migliorare le condizioni propedeutiche all’adattamento, identificando opportunità e azioni concrete.
La valutazione dei rischi dovrebbe facilitare l’adattamento trasformazionale attraverso la definizione dei resilience goals, coinvolgendo tutti i settori, tra cui governi, aziende, ONG e cittadini. I resilience goals rappresentano gli obiettivi che i governi territoriali si pongono per aumentare la propria resilienza, e possono includere l’adattamento a shock di diversa natura, la ripresa rapida delle attività in caso di interruzioni, lo sviluppo di ecosistemi innovativi e servizi conoscitivi avanzati, oltre al potenziamento delle capacità e competenze istituzionali e organizzative. È fondamentale rafforzare la capacità istituzionale e organizzativa nell’identificare, valutare e gestire i rischi.
Nel corso della presentazione, sono state evidenziate le opportunità del trarre vantaggio dalle innovazioni esplorate nei progetti CLIMAAX, ASPECT e CLIMATEUROPE2, nonché del contribuire attivamente al loro sviluppo e diffusione.